Donne e Astrazione in Italia
L’astrattismo e l’arte al femminile sono i due temi principali affrontati dalla mostra organizzata dal Comune di Como, ospitata a Villa Olmo dal 19 marzo al 29 maggio, nella città che è uno dei maggiori centri di arte astratta a livello internazionale. 39 artiste sono esposte in un percorso che intende sottolineare l’importanza che queste donne hanno avuto per l’arte astratta e non solo, e fornire una nuova chiave di lettura per la loro ricerca e le loro opere, alle quali non sempre è stato attribuito il giusto merito. La curatrice Elena Di Raddo riscopre il ruolo centrale delle donne e di Como nell’arte del secolo scorso.
Obiettivo della mostra è fornire informazioni storiche e artistiche con un approccio scientifico e, allo stesso tempo didattico: grazie al supporto di applicativi multimediali, infatti, è possibile approfondire la visita e interagire con le opere esposte.
La mostra si snoda lungo 7 sezioni in cui indagare la centralità di Como come genius loci e le forme in cui l’arte astratta ha saputo esprimersi: PIONIERE, SEGNO/SCRITTURA, GEOMETRIE, SPAZIO/LUCE, CORPO/AZIONE / RE-AZIONE, MEDITAZIONE / CONCETTO, MATERIA.
Dal dialogo della pittura con l’architettura razionalista all’importanza della presenza del Setificio, dove si sono formati alcuni artisti astratti come Carla Badiali, che fanno di Como un luogo privilegiato di scambi artistici, si passa a descrivere la congiunzione tra arte astratta e concreta e in particolare la figura di Carla Accardi. Si indagano poi gli aspetti di ricerca legati al mondo della matematica e della geometria per arrivare al mondo dello spazio e della prospettiva; la centralità del corpo nell’agire artistico, l’eredità dell’avanguardia e infine il confronto con la scultura e i materiali.
Un pubblico eterogeneo può avvicinarsi al mondo dell’arte e, attraverso gli strumenti multimediali, cercare la propria interpretazione e lettura delle opere. I contenuti di approfondimento sono fruibili attraverso la APP e il sito web, in loco e da remoto, fornendo due esperienze complementari e distinte. Ai visitatori è offerta la possibilità di approfondire la mostra durante la visita e di accedere successivamente alle informazioni o scoprire nel territorio di Como architetture che rappresentano un vero e proprio laboratorio di ricerca progettuale razionalista del secolo scorso.
L’APP prevede una mappa della mostra che evidenzia i punti in cui è possibile l’interazione con le opere, l’accesso a visite guidate digitali per l’approfondimento di alcune tematiche e una sezione dedicata agli eventi collaterali, collegando in questo modo la mostra temporanea alle iniziative sul territorio. Inoltre, due videoproiezioni propongono filmati di repertorio con performance artistiche basate sulla voce originale di Filippo Tommaso Marinetti.
Se l’arte è un modo di vedere il mondo, attraverso le infinite potenzialità della tecnologia è possibile ampliare la sua forza evocativa e immaginare diverse interpretazioni. Il visitatore assume un ruolo attivo, scoprendo nell’opera i valori e significati che più si relazionano con lui e lo interessano, grazie agli strumenti di approfondimento.
Visita il sito web della mostra.